Lo sport e l’esercizio fisico prevengono la depressione, uno dei disturbi del tono dell’umore più gravi e, purtroppo, più diffusi al mondo.
Sebbene questa consapevolezza fosse già presente da tempo tra gli esponenti del panorama della salute mentale e della psicologia dello sport, grazie alla nuova ricerca condotta dall’Università di La Salle (Brasile) e pubblicata sul prestigioso American Journal of Psychiatry, possiamo finalmente avere un riscontro empirico riguardo l’importanza dello sport nella prevenzione dei disturbi dell’umore.
In questa meta-analisi, ben 266.939 persone, senza precedenti disturbi psichici, sono state seguite per un periodo superiore a sette anni di vita (facendo riferimento a studi precedenti), valutando variabili come genere, età, sport praticato, livello alto o basso di attività fisica praticata ecc.
I risultati hanno confermato le ipotesi degli sperimentatori, i quali hanno dimostrato che, indipendentemente dall’età e dal genere, lo sport e l’esercizio fisico avevano valore preventivo e protettivo rispetto alla depressione.
La ricerca proposta non è l’unica ad aver dimostrato la connessione tra sport e depressione. Uno studio condotto dall’UC Davis ad opera di Richard Maddock nel 2016, ci consente di comprendere anche il perché l’attività fisica influenzi lo stato mentale e il tono dell’umore di una persona.
Sembra infatti che, praticare attività fisica, aumenti la produzione dei due neurotrasmettitori principali del nostro corpo, GABA (inibitore) e Glutammato (eccitatore) e, a livello neurofisiologico, la depressione (in particolare la depressione maggiore) avrebbe come correlato un impoverimento della produzione degli stessi.
In generale, quindi, palestra e sport sembrano aumentare l’attività rilevata dal EEG (elettroencefalogramma), riducendo sentimenti ansiosi e depressivi, legati all’impoverimento nella produzione del GABA.
Questi risultati, ottenuti grazie a risonanze magnetiche funzionali, ci consentono di consolidare l’idea che, sia a livello psichico, sia a livello corporeo, ma anche a livello neurofisiologico, lo sport aiuti a stare bene.
Lo staff di CISSPAT Lab monitora costantemente atleti di élite e, tramite i test somministrati e le rilevazioni ottenute, ha confermato ipotesi presenti in letteratura scientifica, ovvero che anche atleti di prima fascia possono soffrire di sintomi depressivi. Sono molti gli esempi di campioni che hanno testimoniato direttamente il loro disagio, da Buffon a Phelps, passando per la Pellegrini. Sport diversi, campioni assoluti, ma niente di tutto questo è bastato.
Proprio per questo, i test proposti dal nostro centro consentono di avere una misura preventiva e protettiva rispetto ai sintomi ansiosi e depressivi, permettendo agli esperti della salute mentale e dello sport di aiutare atleti in difficoltà, sia dal punto di vista personale che sportivo.
A cura di: Dott. Giuseppe Parisi
Responsabile C.I.S.S.P.A.T. Lab: Dott. Alessandro Bargnani
Riferimenti e dati:
- Schuch et al., Physical Activity and Incident Depression: A Meta-Analysis of Prospective Cohort Studies, American Journal of Psychiatry, 2018.
- Maddock RJ, Casazza GA, Fernandez DH, and Maddock MI. Acute Modulation of Cortical Glutamate and GABA Content by Physical Activity. Journal of Neuroscience. 2016; 36(8):2449-57.
- Iwatson.com/depressione-e-sport.
- Salute.ilmessaggero.it/ricerca/depressione_cura_palestra_esercizio_fisico_30_aprile_2018.
- CISSPAT LAB Ricerca e Sviluppo